TIPI DA BIBLIOTECA

(ovvero: lettori tutti i gusti più uno)
Sono ormai passati quasi due mesi dall’inizio del mio servizio civile in biblioteca. Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da imparare, non soltanto dal punto di vista del mestiere, ma anche da un punto di vista più… beh, umano.
L’umanità che transita per la biblioteca è varia e variegata. Al di là di chi ci lavora, la vera ricchezza di una biblioteca sono i suoi utenti. I lettori, il pubblico.
C’è la bella signora, probabilmente appena andata in pensione (o moglie di un qualche riccastro, fammi essere maligna) che arriva ogni giorno in tarda mattinata a leggersi le riviste. Se ne sta lì, sulla poltrona rossa a sfogliare lentamente le pagine.
C’è l’uomo che si presenta tutte le mattine all’apertura per usufruire delle postazioni computer.
C’è quello che prende in prestito solo DVD, e ho scoperto che ha un particolare film preferito che riprende ciclicamente.
C’è invece quello che prende solo CD, e l’ultima volta si è buttato sul jazz.
C’è la lettrice di romanzi rosa, che adora Lucinda Riley ed è sempre a caccia di novità perché ormai li ha letti tutti. Credo che tra poco comincerà Julia Quinn (vedi Bridgerton), se non ha ancora iniziato.
C’è la coppia anziana sempre in vacanza che divora thriller uno dopo l’altro. E lo sai quali sono quelli che hanno letto loro, perché ritornano sempre con la sabbia sotto la copertina.
Poi ci sono i lettori timidi, quelli che non sanno bene cosa stanno cercando e vagano tra gli scaffali con aria persa e quasi colpevole, che infine prendono solo un libricino, come se gli stessimo facendo un favore e si sentissero a disagio.
Ci sono i lettori decisi, che hanno già controllato nel catalogo e sanno esattamente dov’è collocato il libro che cercano.
Ci sono quelli che hanno gusti ben precisi, ma sono tanto coraggiosi da uscire dal seminato e chiedono consiglio per scoprire qualcosa di nuovo.
Ci sono i maniaci delle orecchie alle pagine, l’incubo di tutti i bibliotecari, perché poi vanno risistemate tutte prima di riportare il libro sullo scaffale. Per non parlare di quelli che sottolineano i libri e non cancellano le sottolineature.
Ci sono quelli che chiedono un mucchio di proroghe, o quelli che restituiscono sempre in ritardo. Questi di solito sono quelli che hanno preso troppi titoli “perché poi avevo paura di non trovarlo più e a prenotarlo avrei dovuto aspettare un mese”. Sì, amico, certo, ma così non lo fai leggere agli altri.
Ci sono i giovani lettori che hanno già letto tutto Roald Dahl e vorrebbero di più. Questi sono i migliori, secondo me, perché hanno ancora tantissimo da scoprire e ogni autore potrebbe essere una potenziale nuova fiamma. Di solito consigliamo di buttarsi sulla collana Gli Istrici della Salani e di farci sapere quale autore hanno apprezzato di più, così sapremo raddrizzare il tiro per nuovi consigli.
Ci sono ragazzini di tutte le età che entrano perché obbligati: “Eh, ho l’elenco di letture della scuola” e poi ritornano zitti zitti entusiasti a prendere un altro libro o due.
Come ci sono anche quelli che non vedrai più perché mai avrebbero messo piede in una biblioteca, ma sono stati costretti dai genitori che si rifiutano di comprare libri che tanto i figli non leggeranno.
Ci sono gli studenti, eh sì, quelli che sono affezionati a un determinato tavolo e arrivano alle 9 in punto per accaparrarsi i posti migliori. Ed è una gioia quando uno di loro decide che la biblioteca non è soltanto un luogo dove studiare, ma anche, pensa tu un po’ che storia, un posto dove puoi prendere in prestito dei libri senza sganciare una lira. Che magia, eh?
E poi ci sono io, che in questo mese lavoro nell’ufficio catalogo e sto maneggiando tutti i nuovi acquisti con gli occhioni a cuore. Ho le novità di luglio sulla mia scrivania, con quel bell’odore di carta stampata, le copertine ancora luccicanti e le pagine immacolate.
Vado in brodo di giuggiole.
E tu, che tipo di utente sei?
Alla prossima e… Avanti tutta!
Potresti scrivere tu un libro immaginando le vite di chi gravita attorno ad una biblioteca.
Già hai dei buoni spunti
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Ma wow!!
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Lavorare col pubblico ti dà davvero tanto. Io mi ero fatto un catalogo di tipi umani così quando facevo la guida turistica
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Immagino che a fare la guida se ne conoscano a valanghe di tipi umani! Che bella esperienza.
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eh ma penso che i tipi umani si distribuiscano equamente tra appassionati di viaggi e appassionati di libri 🙂 soltanto, in viaggio forse hai situazioni più variegate: i tipi umani alle prese col cibo, con il freddo, con la stanchezza, con il paesaggio, con gli animali ecc.
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Una casistica infinita degna di Balzac!
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