TOPO DI BIBLIOTECA

(ovvero, diario di bordo di un servizio civile)

È giunto il momento di ufficializzare la mia nuova avventura: ho cominciato il servizio civile in biblioteca. Non puoi immaginare la mia contentezza!

Se non lo sai, il servizio civile è nato nel 1972 come alternativa al servizio militare. All’inizio era obbligatorio, poi dal 2001 venne considerato come volontariato. Cosa si fa? In pratica, ci si impegna per un anno a lavorare in una realtà cittadina, che può essere un’associazione locale, un comune, un’università, un’unità sanitaria… Durante i primi tre mesi, i volontari vengono formati da professionisti, per poi imparare un mestiere e nel frattempo conoscere un potenziale ambiente lavorativo.

Nel mio caso, il mestiere che andrò a imparare è quello di bibliotecaria. E qui, piccola parentesi. Se hai visto o rivisto di recente il film La Mummia, quello del 1999 con Brendan Fraser e Rachel Weisz, puoi immaginare la mia reazione orgogliosa quando dico che sto “imparando a fare la bibliotecaria”. Come quando nel film Evelyn, la protagonista, si ubriaca in Egitto e dice tutta fiera: “Sono una bibliotecaria”. Ecco, più o meno così.

Certo, non sto vivendo avventure al limite dell’impossibile in una terra lontana, ma sono lo stesso molto soddisfatta.

Scommetto che non hai mai pensato a quanto lavoro c’è dietro a un singolo libro della biblioteca. Siamo abituati a vederli lì, belli ordinati (non sempre) sugli scaffali. Ci basta seguire qualche indicazione e troveremo (quasi) tutto quello che cerchiamo.

Ma la storia di un libro comincia ben prima. Per esempio, come si decide quali inserire nel catalogo della biblioteca? Quali novità comprare, quali scrittori, quali collane… E poi c’è tutta la parte della catalogazione, che viene fatta a mano, libro per libro. Non c’è un robottino che prende i libri e li cataloga, no! C’è una persona che li guarda, li valuta e a seconda delle regole di catalogazione della biblioteca (ma soprattutto a seconda delle regole di catalogazione internazionale) decide dove collocarli.

Nella biblioteca dove sono io, grazie alla pausa forzata dovuta alla pandemia, è stato possibile ricontrollare gran parte dei libri, verificarne lo stato ed eventualmente decidere se ricollocarli.

Per esempio, la scorsa settimana io e le mie altre due compagne di servizio civile abbiamo esaminato tutti i libri fantasy della sezione ragazzi. Alla fine, un paio sono stati ricollocati tra i gialli, mentre alcuni sono stati spostati nella sezione fantasy per adolescenti. Perché, in effetti, alcuni di quei libri meritano di essere letti da un certo tipo di pubblico, che magari li cerca dove non sono.

A parte le ore di servizio civile, ho ancora diverse scadenze pressanti per lavori di traduzione, ma ogni volta che entro in turno, per 5 ore, riesco a non farmi ossessionare. Mi rilassa sistemare i libri, vagare tra gli scaffali alla ricerca di un volume perduto, osservare le abitudini di lettura delle persone.
Così, anche se sono sempre di corsa e a volte lavoro anche 10 ore al giorno, il livello di stress rimane comunque sotto controllo.

Un paio di giorni fa ho anche fatto la mia prima richiesta di prestito interbibliotecario, tutta da sola! Mi sono sentita molto potente.

E una delle parti che preferisco è quando dei giovani lettori chiedono consigli. Lì vado proprio in brodo di giuggiole e devo concentrarmi per non essere troppo entusiasta. Quindi mi do una calmata e parto in missione.
Sono riuscita a consigliare ad A., una ragazzina di 10 anni, sia Bianca Pitzorno che Eva Ibbotson, che mi hanno accompagnata per tutta l’infanzia. Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensa.

Per il momento sono riuscita a trattenermi dal prendere in prestito dei libri per me, visto che in casa ne ho fin troppi, che stanno lì a fissarmi imbronciati perché li ho comprati e non li ho ancora letti. Ma temo che presto cederò.

Infatti, ho imparato a prenotare i libri e ovviamente ne ho usufruito. Il nuovo libro di Bianca Pitzorno, Sortilegi, uscito quest’anno, appena verrà riconsegnato alla biblioteca, appena uscirà dalla quarantena di 7 giorni, verrà preso in prestito dalla sottoscritta. Ed è solo l’inizio (inserire faccina compiaciuta).

Alla prossima e… Avanti tutta!

3 Comments on “TOPO DI BIBLIOTECA”

  1. Questa cosa del Servizio Civile è molto bella e sono fiera di essere stata, negli anni ’80, una delle persone che ha partecipato al digiuno a staffetta per far s+ che gli obiettori di coscienza potessero fare il servizio civile, ragazze comprese..
    la legge del 1972 c’era, ma come spesso accade era “sulla carta”.
    Se ben strutturato, con persone entusiaste è una gran bella opportunità per tutti.
    Braviiiiii

    Piace a 1 persona

  2. Pingback: TIPI DA BIBLIOTECA | GZ Translations

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