TRADURRE LIBRI CON BABELCUBE

(ovvero, da qualcosa bisognerà pur cominciare!)
Può avere senso tradurre con Babelcube? Negli ultimi tempi mi è capitato che alcune persone mi chiedessero informazioni su questa piattaforma, perché si sono ritrovate con quell’improvvisa abbondanza di tempo libero che la quarantena continua così generosamente a regalarci.
Ti spiegherò in breve di cosa si tratta.
È una piattaforma gratuita che ospita due categorie complementari: autori e traduttori. I primi possono caricare i propri libri, di qualsiasi genere e lunghezza, che verranno poi tradotti dai secondi.
Come puoi immaginare, io ti parlerò dal punto di vista del traduttore.
Innanzitutto, è necessario crearsi un profilo su Babelcube. È veloce e gratuito, quindi potenzialmente chiunque può avervi accesso.
Una volta diventato membro di questa grande comunità, potrai cercare un libro da tradurre nella sezione apposita chiamata, per l’appunto, “Books”.
Potrai scegliere la lingua di origine e il genere del libro, ce ne sono davvero un’infinità!
Quando avrai trovato un titolo di tuo interesse, dovrai mandare un’offerta di traduzione, indicando una stima del tempo che impiegherai e traducendo un breve estratto.
Toccherà poi all’autore decidere se accettare la tua offerta o meno. In caso di esito positivo ti invierà il libro sotto forma di documento Word e potrai cominciare a tradurre.
Primo punto critico della piattaforma: dovrai giudicare il libro dal breve estratto che ti verrà fornito. Potrebbe essere la parte più intrigante e meglio scritta del libro, e magari procedendo con la traduzione scoprirai che il resto non è altrettanto ben curato, o che alla fin fine non è poi così interessante come pensavi. Personalmente, abbandonerei la traduzione di un libro solo se questo diventasse davvero scadente o contenesse opinioni per me insostenibili, ma è solo il mio punto di vista. Anche perché ricordiamoci che, almeno per il momento, lo stiamo facendo gratis.
E in ogni caso, se i libri fossero disponibili in gran parte o per intero, sono sicura che qualcuno sfrutterebbe la piattaforma come una sala lettura, e non è certo quello il suo scopo.
Un secondo punto critico è, come ho detto prima, che chiunque può accedervi. Questo significa che non c’è una vera e propria garanzia riguardo alla qualità dei testi e delle traduzioni, perciò spetta a ciascun traduttore decidere quanto impegno metterci e quanto tempo dedicarci.
Finita la traduzione dovrai svolgere un compito che, a mio avviso, è molto ingrato: dovrai essere il revisore di te stesso. Purtroppo è difficile riuscire ad auto correggersi tutte le sviste, e devo dire che i più antipatici sono gli errori di battitura; si mimetizzano e sgusciano via per poi ricomparire beffardi una volta pubblicato il libro.
Un occhio esterno sarebbe l’ideale, infatti si potrebbe ovviare a questo compito creando una squadra proprio sulla piattaforma, in cui ci si può proporre come traduttore, revisore o come entrambi. Non ho ancora avuto modo di sperimentare questa opzione, perciò non so dirti come funziona nella pratica, ma magari prima o poi ci faccio un pensierino.
Un lato positivo è che una volta consegnata la traduzione non avrai più bisogno di pensare a nulla, sarà infatti Babelcube a prendersi carico della pubblicazione su diverse piattaforme online. Dopo qualche settimana il libro sarà dunque disponibile in formato ebook.
Quando ho aperto l’email di Babelcube che mi segnalava l’uscita del mio primo ebook tradotto ero molto emozionata, sono andata subito a cercarlo su internet e sì, c’era proprio! Devo però ammettere che il mio lato irriducibile di lettrice difensora della carta ha gridato al tradimento, ma che ci vuoi fare? Un caro amico mi ha confessato apertamente di essersi schierato dalla parte degli ebook, eppure gli voglio ancora bene.
Bando alle ciance, passiamo alla domanda che stavi aspettando: come funzionano le royalties?
Babelcube esegue i versamenti su PayPal, quindi se non hai il relativo account ti consiglio di aprirne uno. Dato che si tratta di un sito americano, i pagamenti avvengono in dollari. Ci sarebbe da fare un discorso a parte riguardo la tassazione di questi dollari, ma non sono esperta al riguardo, quindi ti anticipo soltanto che dovrai compilare un formulario per certificare che non sei cittadino statunitense e specificare il paese in cui risiedi.
Il pagamento avviene in automatico una volta che sul tuo conto Babelcube avrai accumulato almeno 10 dollari. Posso confermare di aver ricevuto dei pagamenti, quindi su questo si può stare tranquilli.
Inoltre, circa ogni 3 mesi arriva un resoconto delle vendite in un pratico foglio excel, che rimane sempre disponibile sul tuo account Babelcube.
La divisione dei ricavi viene riportata in modo cristallino sul contratto di traduzione, con una pratica e inequivocabile tabella. Inizialmente il traduttore riceve il 55% lordo, poi con l’aumentare delle vendite la sua percentuale diminuisce a favore di quella dell’autore.
Soppesati i pro e i contro, mi sento di consigliare l’esperienza, soprattutto a chi si è appena laureato in traduzione. Bisogna pur cominciare in qualche modo! E questo è senza dubbio una buona palestra. Ti permette di capire se sei in grado di gestire la traduzione di un libro, ti fa riflettere sulle strategie adottate e sul tuo modo di portare a termine un lavoro del genere. Può anche essere utile per imparare a fare domande all’autore, capire quali sono necessarie e a quali invece puoi rispondere in autonomia con un po’ di ricerca. Per intenderci, puoi chiedere allo scrittore di spiegarti una particolare scena o un passaggio che non hai capito bene, ma non penso che ti risponderà se invece gli fai domande sulla resa linguistica o gli presenti diverse opzioni tra cui scegliere. Però è tutto relativo, ogni rapporto con l’autore ha le sue caratteristiche uniche.
Alla prossima e… Avanti tutta!
Interessante, non conoscevo questo sito
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Sono contenta di averti fatto scoprire qualcosa di nuovo.
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Le suggerisco di prendere visione di questo servizio, fornito da un’azienda italiana (Tektime), che va molto oltre Babelcube. Infatti, oltre alle traduzioni che vengono controllate tramite diversi livelli di verifica, c’è anche la possibilità di avere i propri libri narrati e convertiti quindi in audiolibri. Il sistema è sempre il revenue sharing ma per i traduttori è per i narratori è anche possibile ricevere dei contributi fissi, che percepiranno comunque, anche se le vendite dei libri tradotti o degli audiolibri non dovessero essere quelle sperate.
Il sito della casa editrice è http://www.tektime.it e quello dei servizi è http://www.traduzionelibri.it
Grazie.
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Grazie mille per la segnalazione! Ricordo che tempo fa ero capitata su questo sito e che mi aveva incuriosita, soprattutto per la possibilità di creare anche gli audiolibri.
Ho appena visto che è stata da pochissimo introdotta una nuova funzione di controllo delle traduzioni. Mica male!
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