TIRIAMO LE FILA

Se non fosse il calendario a dire che è dicembre, penso che non ci crederei. Quest’anno sto sentendo molto poco l’atmosfera natalizia, anzi, quasi per niente. Sarà complice la nebbia perenne che invade la pianura e rende tutto umido e sfocato. Umido e sfocato a dir poco, sembra di stare sotto quei getti di acqua nebulizzata dei parchi divertimenti, ma con molto più freddo e al buio.
Quindi, il calendario dice che è dicembre e tra due settimane da oggi si azzereranno tutti i contatori. È il momento di dare un po’ i numeri!
Quest’anno ho letto 45 libri, di cui 10 tradotti e 5 revisionati. Ma soprattutto, questo è stato il mio primo anno intero di sola traduzione! Sembra passato un secolo, invece solo l’anno scorso lavoravo ancora in biblioteca. Non posso dire che sia stato semplice, ma finalmente sembra che ci sia stata una svolta e ho tanti progetti in cantiere.
E visto che me la stai chiedendo con tanta insistenza, ti sento, eccoti la mia personalissima classifica di libri tradotti:
1. libro misterioso dall’inglese di cui ti parlerò nel prossimo articolo, se tutto va bene.
2. La Clessidra, il terzo libro della saga fantasy Krosann che sto traducendo e revisionando insieme alla royal couple composta, in rigoroso ordine alfabetico, da Marta Suardi e Francesco Vitellini. Il mio personaggio preferito di questa serie è la sicaria Nika, cinica e razionale e che mi fa spanzare perché esterna battutine acide a volontà e odia tutti ma sotto sotto ha un cuore tenero.
3. Con il terzo posto imbroglio un po’, perché non è un libro, ma sono due racconti dal francese. Fanno parte di un progetto bellissimo che vedrà la luce in primavera per la Digital Vintage. Ti dico solo che nella squadra, tutta al femminile, è stata ingaggiata anche una bravissima illustratrice.
Ma sì, ma sì, un attimo di pazienza, adesso ti dico anche la classifica delle letture.
1. Le spietate di Claudia Cravens, traduzione di Serena Daniele (NN, 2024). Da brava francesista, ho fatto davvero pace con la supremazia dell’America nella letteratura solo da un paio di anni. E questo libro trasuda America da ogni riga: atmosfera western di saloon, bordelli, sparatorie e ladri di cavalli. È una storia piena, che avvolge e intriga, raccontata dalla giovanissima prostituta Bridget.
2. Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan, traduzione di Matteo Colombo (minimum fax, 2011). Anche qui tanta America; mi dispiace ma quest’anno è andata così. Di Jennifer Egan avevo già letto La casa di marzapane e ne ero rimasta folgorata. In questo libro ho ritrovato la sua scrittura, il suo modo di intrecciare storie e destini in un gomitolo super intricato senza però mai farti perdere il filo.
3. Si vede che al terzo posto mi piace imbrogliare, perché anche qui non metto un libro, ma stavolta un’intera trilogia. Parlo di Tenebre e ossa, Assedio e tempesta e Rovina e ascesa, di Leigh Bardugo, traduzione di Roberta Verde (Mondadori). Innanzitutto ho apprezzato molto che i tre libri non sono dei mattoni, ma si fermano con discrezione sotto alle 300 pagine. Grazie al cielo la storia d’amore non è centrale, ma fa da accompagnamento. Per capirci, i protagonisti non si imbucano ad amoreggiare ogni tre per due e viene lasciato spazio anche agli altri personaggi. Il mio preferito è il principe Nikolai, un altro che mi fa sbellicare e che probabilmente vorrei come amico nella vita reale perché è arguto, brillante, astuto e spassoso.
Purtroppo, da traduttrice di fantasy, nella traduzione ho notato certi passaggi in cui l’originale inglese mi risuonava tantissimo nelle orecchie per via di certi giri di frase o calchi (a un certo punto viene usato “tirare giù [tal animale]” e mi è balenata subito nella mente la scritta intermittente al neon “take down”, nel senso di uccidere, abbattere, fare fuori). A parte questo, la lettura mi ha assorbito tantissimo, tanto che mi sentivo entrata nel mondo descritto e mi sono lasciata prendere la mano e accompagnare in giro.
Stilate le classifiche, azzerati i contatori, sono pronta a ricominciare un nuovo anno di traduzione, che sono sicura sarà ricco e pieno di sorprese.
Ti auguro buone feste, riposati un po’ se riesci e abbuffati visto che “a Natale puoi”.
Alla prossima e… Avanti tutta!
Ciao Giulia!
Intanto, Buon Natale! Penso sempre a voi compagni di corso della SSLMIT, mi sono divertita da matti con voi.
A ogni modo, articolo stupendo. Quest’anno non ho sentito troppo l’atmosfera natalizia, anche se è stata veramente saturata dappertutto.
Per quanto riguarda i libri, mi fa piacere ti stia divertendo a tradurre.
Vorrei commentare le tue letture però. Le spietate mi sembra molto intrigante per via dell’atmosfera western, è ambientato nell’800 per caso?
La casa di marzapane mi intriga di più del tempo bastardo, di cosa parla in breve?
Vorrei consigliarti un libro fantasy (il romance è per fortuna solo alla fine!): La figlia della foresta. Consigliato da un’amica e collega, è veramente un’ottima lettura scorrevole, è ispirata a una favola con i cigni e le camice.
Ultima cosa, conosci Cornelia Funke?
Ancora Buon Natale! Apprezzo moltissimo il tuo lavoro e questo blog pieno di ottimi consigli di lettura.
Fiore
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Ciao Fiore,
grazie mille per il tuo commento!
Ti rispondo per punti.
“Le spietate” è ambientato in Arkansas nel 1877, ci hai preso.
Per “La casa di marzapane” ti lascio qui il link della libreria “La piccola farmacia letteraria”, così ti leggi con calma la trama, che non ti saprei riassumere perché ci sono tante storie intrecciate: https://www.piccolafarmacialetteraria.it/prodotto/la-casa-di-marzapane/
Grazie per il fantasy che mi hai consigliato, ci guarderò sicuramente.
Conosco Cornelia Funke, di lei ho letto “Il re dei ladri” e ricordo che mi aveva esaltata un sacco, e poi tutta la serie di “Cuore d’inchiostro” che mi era piaciuta tantissimo.
Buone feste anche a te e, ormai, felice anno nuovo!
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Ciao Giulia
Perdona il mega ritardo nella risposta, mi ero promessa di scriverti ma poi è volato via un anno
Forte che quel libro della casa di Marzapane parli di musica dance, la adoro
Prego!
Ho letto poi un libro di Cornelia Funke a gennaio, ho sentito parlare molto bene della serie dei Cuori d’Inchiostro, ci darò un’occhiata appena posso
Buone feste anche a te, non passerà un altro anno prima che ti risponda di nuovo!
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