MARZO 2022

(ovvero, tra un po’ questo pianeta ci sfratta)

Che periodo. Come stai? Credo sia normale sentirsi un po’ confusi con quello che sta succedendo nel mondo da due anni a questa parte. Ammettilo, vorresti tornare alla noiosa normalità di una volta. E invece no, ci tocca assistere a un corso particolarmente agitato della Storia.

Che poi, quando sono agitata come lo è questo corso della Storia mi metto a fantasticare. Oggi vorrei provare a portarti in uno dei miei deliri.

Immagina.

C’è un grande palazzo, con vetrate immense, balconi in ferro e piastrelle di ceramica alle pareti. O almeno, questo è il mio palazzo, tu puoi immaginarlo come preferisci. Un grattacielo, un super attico, la Tana dei Weasley. Insomma, questo bell’edificio accogliente è il mondo, e all’interno vivono androidi programmati per mantenere vivace la situazione. Per semplicità me li immagino un po’ come una famiglia, o meglio, come una di quelle comunità che vivono di sussistenza nelle foreste dell’America Latina. Il quadro è totalmente dissonante rispetto a come potrebbe apparire un gruppo di androidi dentro un palazzo sontuoso, ma te l’ho detto che sto delirando.

Dunque, torniamo ai nostri protagonisti. C’è il ragazzino terremoto, la giovane piromane e il bebè produttore di muco ipercontagioso. C’è la vecchietta che mette tutto in ordine a passo di lumaca, il vecchietto sbadato che fa cadere le cose. E altri soggetti vari dalle sembianze disparate, ognuno con un compito ben preciso per mandare avanti la giostra.

Dato che non hanno bisogno di svolgere attività altamente cronofaghe che caratterizzano noi esseri umani, tra cui mangiare, dormire e socializzare, passano il tempo giocando a una sorta di The Sims da tavolo in stile Decameron. A turno ognuno viene incoronato re o regina e sceglie il tema dei prossimi accadimenti.
Era appena finito il turno della giovane piromane, che ora se ne sta stravaccata soddisfatta sul divano facendo rimbalzare in mano la pedina del suo appiccatore d’incendi, quando il bebè produttore di muco ipercontagioso si è messo a scombinare le pedine, raggruppandole per colore, infilandosele nel naso e starnutendole di nuovo sul tabellone. Il piccolo moccioso ha preso alla sprovvista tutti gli altri giocatori, che all’inizio non hanno intuito la gravità della situazione e hanno continuato a negare l’evidenza anche quando non sono più riusciti a radunare le pedine. Si sono resi conto che la soluzione era aspettare che il bebè decidesse di liberarle starnutendole fuori.

Finalmente, in seguito a vari tentativi per dominare la situazione nuova e inaspettata, ogni pedina è tornata al suo posto, dopo essere stata accuratamente lavata e disinfettata. Gli androidi sono così di nuovo pronti a ricominciare la partita.
In tutto quel trambusto, però, non si sono accorti che il ragazzino in piena esplosione ormonale con manie di protagonismo era sgattaiolato a cercare gli attrezzi di scena, visto che è il suo turno di essere incoronato nuovo re. Ecco che il ragazzino fa irruzione vestito da Miley Cyrus su una palla da demolizione e si mette a dondolare sghignazzando, tutto fiero della sua prodezza. Solo che nella foga non aveva calcolato bene le dimensioni dell’entrata in scena, così inizia davvero a demolire il salotto, distruggendone prima un angolo e poi estendendo i danni a mobili e oggetti circostanti. I giocatori sono allibiti, credevano che calmare il bebè fosse stato già abbastanza difficile e non sono pronti a una nuova crisi familiare.

Un adolescente esagitato va blandito coi giusti metodi, sono sicura che nel gruppo ci sia un androide programmato per seguire la via della saggezza e che saprà risolvere la situazione. Tenendo comunque conto che il bebè produttore di muco continua a occhieggiare le pedine, anche se ormai è quasi l’ora della nanna e comincia a mostrare segni di cedimento.

Come vedi, la mia mente agitata ha dato una propria interpretazione di quello che sta succedendo in questo pazzo mondo, probabilmente per proteggersi e non ragionare troppo su quanto siamo vicini all’estinzione.

Per il resto, mi sento un po’ come una libreria straripante. Ho appena iniziato un nuovo corso di traduzione a cui tengo tantissimo e ho una gran paura che non vada come vorrei. Continuo le mie 5 ore giornaliere in biblioteca, le lezioni e le traduzioni nel resto della giornata, ma me ne starei volentieri a letto tutta la mattina. Ho sbalzi di umore alla Bohemian Rapsody e una costante fame di torte. Non che sia una novità.

Nonostante io sia un po’ fuori di testa, mi permetto di darti un consiglio, valido in questo interminabile periodo buio come in qualsiasi altro periodo più o meno luminoso: abbraccia un po’ più spesso qualcuno che ti è vicino, fa bene alla salute.

Alla prossima e… Avanti tutta!

2 Comments on “MARZO 2022”

  1. Mai come in un periodo buio, confuso e incerto come questo è necessario chiudere fuori da noi la tristezza e la voglia di lasciarsi andare.
    Sarebbe come rassegnarsi ma a che vale?
    Meglio cercare di vivere al meglio e con un po’ di allegria in più.
    Per dirla in modo più terra terra, che tu ridà o che tu pianga sempre spalare merda devi, per cui meglio farlo con il sorriso!!!!

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    • Sono d’accordo. Con un po’ di allegria facciamo del bene anche a chi ci sta intorno. Non è sempre facile sorridere quando le giornate partono storte, ma possiamo sempre pensare di essere molto più fortunati rispetto a tanta altra gente.

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